funivia Lecco - Piani Resinelli
Progetto per la costruzione della funivia Lecco - Piani Resinelli del 1960
Piani dei Resinelli
Alla fine degli anni Cinquanta
sorsero i primi impianti sciistici nella località che ha tenuto a battesimo lo
sci lombardo e che nel 1913 ha ospitato i primi campionati nazionali di sci. In
pochi anni vennero aperti tre impianti: gli skilift Coltignone, Baby e la
manovia Campo Scuola. La località, grazie alla sua vicinanza a Lecco e alla
strada che la raggiungeva, per molti anni poté contare su un’intensa
frequentazione, in quanto si prestava ottimamente sia per i principianti che per
gli sciatori più esperti, che potevano cimentarsi sulle piste servite dallo
skilift Coltignone.
Nei primi anni sessanta vi fu un tentativo di costruire
una funivia che portava ai Resinelli, ma nel 1962 il progetto non venne
approvato dal Consiglio Comunale di Lecco e non se ne fece più niente.
da: wiki Valsassina
https://wiki.valsassina.it/la-valsassina-si-attrezza-con-le-stazioni-sciistiche/
Un altro articolo sull'argomento è:
Lecco perduta/156: 1960, il progetto per la funivia dal prato Brick
sul sito LeccoOnline
Ho trovato una copia della proposta di aumento di capitale sociale del 1960 che contiene molte informazioni sul progetto.
In coda ho messo le scansioni originali delle pagine dell'opuscolo
egregio signore
il problema di congiungere Lecco ai Piani Resinelli, con una funivia per il trasporto di persone e merci, risale a qualche anno fa, ma solo recentemente ha potuto venire concretato per il verificarsi di una serie di favorevoli congiunture che hanno fatto intravedere una possibilità di realizzazione a breve distanza.
La località da congiungere a Lecco, pur essendo servita da strada attraverso la Valsassina, non può contare che su servizi di trasporto pubblico, limitati alle sole giornate festive e ad alcune settimane durante l'alta stagione, ed è pertanto accessibile negli altri periodi solo da coloro che sono muniti di un proprio mezzo di trasporto; inoltre per tutti è molto difficoltoso accedervi nel periodo invernale.
Necessita pertanto di un servizio pubblico di carattere permanente che consenta di potersi recare ai piedi delle Grigne in poco tempo, con sicurezza ed in qualsiasi giorno dell'anno, con partenza dalla strada dello Spluga e dello Stelvio.
Di questa necessità si rendeva interprete l'Amministrazione della Stazione di Soggiorno e Turismo di Lecco che, scartati altri progetti, si orientava verso quello che prevedeva la stazione di partenza nelle vicinanze della città, dalla strada a lago, e ciò per ovvie ragioni di conve- nienza economica e di opportunità turistica, in quanto i 50.000 abitanti di Lecco possono raggiungere in pochi minuti la stazione di partenza e gli innumerevoli turisti che transitano per la strada saranno invogliati a fermarsi ed a salire per godersi un panorama che non ha l'eguale.
Prima ancora di concretare il piano per il lancio della funivia, la predetta Azienda, col consenso dei Consigli Comunali interessati, aveva iniziato la pratica d'ampliamento del proprio territorio, e l'estensione della sua azione ai Piani Resinelli, per poter valorizzare la località per tante ragioni cara a Lecco ed ai suoi abitanti.
L'ampliamento richiesto sta per essere concesso da parte del Ministero del Turismo.
La fase degli studi preliminari per l'attuazione di quanto si era progettato si è conclusa il 15 settembre 1959.
In tale data il Comitato dell'Azienda Turismo, completati gli studi di massima e confortato dal parere di apposita Commissione, ha deliberato di promuovere la costituzione di una società per l'impianto e l'esercizio della funivia, col capitale sociale di L. 6.000.000.
Ottenuta il 5 novembre 1959 l'approvazione da parte della Giunta Provinciale Amministrativa, il 5 dicembre 1959 veniva stipulato dal Notaio Gaetani l'atto relativo alla costituzione della Società per Azioni « Funivia Lecco - Piani Resinelli », comprendente anche lo Statuto Sociale.
Esaurite le pratiche burocratiche ed amministrative ed ottenuta la regolare iscrizione nel Registro delle Imprese, vennero subito avviate trattative con quattro ditte costruttrici di funivie, ditte ridottesi poi a tre per il ritiro di una di esse.
Lo studio dei diversi preventivi, la comparazione fra gli stessi, la richiesta di dati supplementari, i colloqui orientativi con i dirigenti, i sopraluoghi, ecc. hanno consentito un esame approfondito delle questioni tecniche connesse con l'impianto e fatto propendere per l'adozione di una funivia a va e vieni con vagoncini da 40 persone con stazione a monte, anche in previsione di futuri nuovi tronchi verso il Coltignone e il centro della località.
Avendo già ottenuto l'assenso di massima dell'Amministrazione delle FF.SS., sia per l'attraversamento della sede ferroviaria che delle linee ad alta tensione, si presume che la concessione relativa verrà data in breve tempo e si potrà senz'altro iniziare la fase costruttiva vera e propria.
Per reperire i fondi necessari, con assemblea in data 19 luglio c.a., a rogito Notaio dott. Gaetani, è stato deliberato l'aumento del capitale sociale da L. 6.000.000 a L. 250.000.000 con l'emissione di n. 24.400 azioni del valore nominale di L. 10.000 ciascuna.
Con la deliberazione suddetta l'Assemblea ha derogato al diritto d'opzione spettante ai Soci Fondatori e pertanto l'intero importo può venire sottoscritto da Enti o privati cittadini.
La sottoscrizione alla quale la S.V. è invitata a partecipare, può essere fatta a partire da una data che verrà fissata con apposito manifesto, mediante il versamento dei tre decimi del valore nominale, presso la Banca Popolare di Lecco o presso le sue Filiali ed anche presso la Sede di questa Società in via Roma 18.
Ed ora ritengo utile illustrare alcuni aspetti tecnici e finanziari dell'impresa.
In precedenza ho già fatto presente che s'intende adottare il vagoncino da 40 persone che consente il trasporto di 320 persone all'ora, in quanto il percorso sarà compiuto in 7 minuti e mezzo. Si pensa di mettere in funzione un gruppo motore a corrente continua, più costoso ma più consono alle esigenze di una funivia moderna.
Non si è ritenuto per il momento di adottare le funi a tipo chiuso perché di fabbricazione estera, più costose e difficili da ottenersi in breve tempo.
In quanto ai motori si è pensato di dotare la stazione motrice oltre che di quello di servizio e di quello di riserva, di un gruppo elettrogeno atto a produrre energia elettrica nel caso di sospensione della fornitura o di guasto della linea. Quanto vi è di più moderno è stato richiesto anche per il soccorso in caso di guasti, assicurato da due vagoncini attrezzati per ogni bisogno. Le segnalazioni avverranno tramite apparecchiature telefoniche installate anche nelle cabine stesse.
Pur non essendo definitivi, i dati fino ad oggi raccolti sono i seguenti:
- Costo dell'impianto, compresa progettazione, pratiche per la concessione, collaudi, montaggio, manovalanza L. 160.000.000
- Stazioni a monte ed a valle per la parte atta a contenere i meccanismi ed i contrappesi, per la partenza ed arrivo dei passeggeri, per la fondazione dei cavalletti L. 28.000.000
- Allacciamento rete energia elettrica L. 3.000.000
- Spese costituzione società, registrazione atti, ecc. L. 5.000.000
- Espropri ed impreviste L. 34.000.000
- Sistemazioni stradali L. 20.000.000
- TOTALE L. 250.000.000
A tale spesa, salvo che il futuro Consiglio d'Amministrazione non decida altrimenti, s'intende provvedere con il capitale sociale. Eventuali eccedenze, per ora non prevedibili, verranno finanziate con prestiti bancari facilmente ottenibili con il rimborso in 10 anni all'interesse del 5%. Altra forma potrebbe essere un mutuo con la Cassa di Risparmio con estinzione in trent'anni.
In quanto ad eventuali contributi statali, si tenterà d'ottenerli, ma per ora, volutamente, non si vuole fare assegnamento su di essi.
Mentre alla spesa d'impianto si può guardare con relativa tranquillità, in quanto se oscillazioni vi saranno, non potranno essere che di entità tale da rappresentare solo una piccola percentuale in rapporto alla spesa totale, a quelle relative alla gestione si può arrivare, per ora, solo per induzione.
E' risaputo che le funivie, negli ultimi anni, hanno realizzato notevoli incassi, qualche volta sproporzionati al valore della somma impiegata per la loro costruzione, ad ogni modo tali da consentire una forte rimunerazione del capitale ed un rapidissimo ammortamento dello stesso.
Il nostro impianto parte favorito perchè, oltre ad avere la stazione di partenza in una città che oltrepassa i cinquantamila abitanti, è a lato di una grande arteria di comunicazione sulla quale si avvicendano in continuazione centinaia di migliaia di automezzi; è inoltre prossima alla stazione ferroviaria che pure fa affluire a Lecco migliaia di turisti.
Essendo prevista la durata di una corsa in 7 minuti e mezzo, compreso avviamento, fermata, salita e discesa dei viaggiatori, si effettueranno 8 corse ogni ora con 320 passeggeri complessivamente: quindi nelle giornate festive e prefestive dei mesi di luglio-agosto e gennaio-febbraio, si possono prevedere punte massime di diverse migliaia di passeggeri giornalieri.
Tenuto presente quanto sopra, pur applicando criteri di estrema prudenza e sulla scorta di dati forniti da funivie già in funzione, si è ritenuto di indicare in 100.000 il numero dei passeggeri che la nuova funivia trasporterà in un anno.
Il prezzo della corsa sarà da determinare. Per ora, sempre in via prudenziale viene indicato in L. 600 per l'andata e ritorno, inferiore quindi a quello degli attuali mezzi di trasporto.
Partendo da tali presupposti, le entrate sono state determinabili come segue:
- Trasporto di persone (incasso lordo) L. 60.000.000
- Trasporto di merci (incasso lordo) L. 4.000.000
- Entrate varie (pubblicità, ecc.) L. 1.000.000
- TOTALE L. 65.000.000
In quanto alle spese, vi sono dati certi ed altri ancora da elaborare.
Si è teso ad esagerare più che a contenere.
Ad ogni modo il preventivo delle spese, ad opera ultimata, e cioè quando l'impianto funzionerà, è, grosso modo, il seguente:
- Fornitura energia elettrica L. 5.000.000
- Personale (manovratori, fattorini, bigliettari) L. 13.000.000
- Assicurazioni e contro-assicurazioni L. 800.000
- Manutenzione impianti, provviste, ecc. L. 3.200.000
- Spese amministrazione e generali compresa Ige L. 5.000.000
- Ammortamento impianti 5 % L. 12.500.000
- TOTALE L. L. 39.500.000
Con margine pertanto di L. 25.500.000, tale da consentire una congrua rimunerazione del capitale e la costituzione di un'adeguata riserva.
Ritengo d'aver sufficientemente illustrato gli aspetti finanziari dell'impresa e la convenienza d'impiegare denaro nell'acquisto d'azioni della società.
Si tratta di un impegno di capitali di tutto riposo.
Sottoscrivere non significherà soltanto collocamento del proprio denaro in un'impresa sana e rimunerativa, ma dare contributo alla realizzazione di un'opera di grande valore e di grande interesse economico e turistico per la città di Lecco e per i Piani Resinelli.
Certo di poter contare anche sulla Sua adesione, porgo intanto assieme a ringraziamenti i più distinti saluti.
L'AMMINISTRATORE UNICO
Dr. Ing. Francesco Meschi