Tavola 2
Rilievo funerario romano nel museo
civico di Lecco.
Cm. 60x 133.
Sono abbastanza rari, nellItalia
settentrionale, i rilievi funerari romani che presentino,
come quello del museo civico, dei ritratti espressi con
tanto controllato realismo. Ogni fisionomia appare ben
determinata e ogni parte nelle teste e nel panneggio è
pensata e realizzata senza abbreviazioni nè arcaismi,
spesso presenti invece in altri esempi coevi di scultura
artigianale: sono quattro caratteri assai ben individuati
tanto da poterli ritrovare, nei tratti, nel modo di
guardare o di stringere le labbra, in più di un volto
dei nostri contadini lombardi. Lunico accenno
manieristico si può notare nel convenzionalismo delle
vesti le cui pieghe così indicate si ritrovano in
infiniti esempi di ritrattistica romana. La struttura
architettonica che incornicia e collega le quattro teste
denuncia essa pure la presenza di un artefice non
secondario che non si è limitato, per inquadrare le
figure, alla nicchia rettangolare, comune in quasi tutte
le stele funerarie padane.
Il rilievo doveva poi comporsi di cinque figure come
appare dalla rottura del lato destro e dallinizio
di una scritta, una c o una o tuttora
visibile. La sua datazione più probabile, ci viene
indicata fra la fine del I secolo a. C. e i primi anni
del secolo successivo.
Bibliografia:
G. Chiesa: « Una classe di rilievi funerari romani a
ritratti dellItalia settentrionale » Varese -
Milano 1955.
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