ARTE A LECCO
Bruno Bianchi
OPERE D'ARTE A LECCO
ED. G. STEFANONI
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Tavola 3

Due Santi di scuola bizantina nel museo civico di Lecco.

Tavola in legno: cm. 108 x 65.

I programmi iconografici e quelli formali della pittura bizantina avevano dei limiti abbastanza ristretti; anche l’iniziativa personale del pittore era costretta in un campo assai ridotto dall’osservanza dei « prontuari ».
Non è impossibile però distinguere dentro una apparente fissità di modi e di tecniche, qualche sviluppo in questa pittura e alcuni aspetti che la caratterizzano da luogo a luogo. Dopo il XIV° secolo infatti è avvertibile nell’iconografia bizantina un certo liberarsi dei panneggi e dei gesti: le figure rimangono prive di peso e di volume, ritagliate nel fondo dorato, ma le vesti prendono a svolazzare, le braccia assumono movimenti nuovi e le barbe volteggiano agitate da misteriosi colpi di vento; tutto questo però in un ripetersi di curve uguali, di sinuosità, di fiammeggi di maniera. La pittura delle icone su legno, iniziata dopo il IX° secolo, ha lasciato pochi esempi anteriori al XIV° secolo, anche a causa della deteriorabilità della materia. Più frequenti, e spessissimo di origine greca, quelle di epoca posteriore; fra queste può essere posta la nostra, forse collocabile fra quelle italo-greche realizzate fra la fine del XIV° secolo e la fine del XV°.

BIBLIOGRAFIA:
« La peìnture Byzanthie » Geneve, 1953.
«Enciclopedia universale dell’arte » voi. 11» Venezia 1958.

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