Tavola
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Deposizione dalla croce di Vincenzo
Civerchio nella parrocchiale di S. Giovanni alla
Castagna.
Olio su tela: cm. 293 x 192; stato di
conservazione: buono.
Vincenzo Civerchio, nato intorno al
1474 e morto intorno al 1544, tenne una delle botteghe
più operose nella Lombardia del rinascimento:
attiva nella grande pittura religiosa, nella pittura
decorativa di mobili e soffitti, nella scultura in legno,
nella creazione di cornici e di predelle; associata
spesso, dicono le cronache, con lattività del
Foppa, dello Zenale e del Bramantino. Peccato che la «
Deposizione » della Chiesa di S.
Giovanni, dipinta nel 1539, sia una delle opere uscite
dalla vecchiaia del Civerchio, quando il maestro, stanco
forse anche a causa di quel suo fare un po di
tutto, anche i progetti di opere idrauliche, si
abbandonava a qualche fiacchezza e a qualche ripetizione,
presente qui in un certo insistere in uguali fisionomie,
in nasi uguali, in bocche uguali, malinconie; tutte le
figure, sostenute da un disegno perfetto, sembrano
vittime di uno stesso imbarazzo, imprigionate in panneggi
preziosi e intoccabili, preoccupate delle loro mani
bellissime.
Gli unici non preoccupati sono i soldati a cavallo sul
fondo della scena, che voltano la schiena a tutti e se ne
tornano a casa perchè il loro lavoro è finito. E
proprio qui nello sfondo che affiora finalmente, dopo
tanta compostezza, la nota più sincera della pittura
lombarda, quella che sottolinea, il suo significato
originale ed autonomo, spesso affidata a piccole
notazioni dal vero di uomini, donne, cagnolini bastardi,
fiori di campo e montagne che sono le nostre montagne del
lecchese o della bergamasca: non arrischiamoci a dire che
queste che fanno da ultimo piano alla « Deposizione
» di S. Giovanni, siano proprio le nostre, il
Resegone o la Grigna colte dal vero; potrebbero più
probabilmente essere state prese a prestito dai disegni
di unaltra delle grandi personalità presenti al
Civerchio: Leonardo da Vinci.
Bibliografia:
G. L. Calvi: « Notizie sulla
vita e sulle opere dei principali pittori ecc... »
Milano, 1865.
M. CaflI: «Vincenzo Civ erchio
» in « Archivio storico italiano » 1883.
Maluguzzi-Valeri «Pittori
Lombardi » Milano, 1902.
M. 14. Rernath: «
3ihiene.Becker, Kunstler-Lexikon » VIIO - Lispia,
1912.
1V. Terni De Gregory « Pittura
artigiana lombarda del Rinascimento », Milano,
1958.
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